(Art 8 del testo del DL pubblicato in GU del 7 maggio).
Il mini contratto di sviluppo è un nuovo strumento per sostenere gli investimenti produttivi di media dimensione finanziaria:
- Disponibilità finanziarie 300 milioni con possibilità di incremento o diminuzione in funzione della riprogrammazione del citato Programma nazionale, nonché degli effettivi fabbisogni riscontrati;
- Progetti tra 5 e 20 milioni di euro;
- Beneficiari: tutte le imprese di qualsiasi dimensione;
- Settori: tecnologie critiche annoverate nel nuovo regolamento UE STEP;
- Aree di intervento: Regioni del Mezzogiorno (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna).
Strumento per il sostegno, lo sviluppo e la fabbricazione di tecnologie digitali e “deep tech”, oltre che quelle green e le biotecnologie (compresi i medicinali critici nell’elenco UE, oltre ai loro componenti).
Spetta alla Cabina di regia definire gli orientamenti nazionali nei settori indicati dall’articolo 2 del regolamento (UE) 2024/795, che istituisce la piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (regolamento STEP), e nei connessi Orientamenti adottati dalla Commissione europea.
Alla cabina di regia spetta anche il compito di definire gli ambiti di particolare interesse strategico per il Paese, al fine di:
a) sostenere lo sviluppo o la fabbricazione di tecnologie critiche o salvaguardare e rafforzare le rispettive catene del valore nei seguenti ambiti:
- Tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie «deep tech»;
- Tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette, quali definite nel regolamento sull’industria a zero emissioni nette;
- Biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici e i loro componenti;
b) affrontare le carenze di manodopera e di competenze essenziali a sostegno degli obiettivi di cui alla lettera a).
I programmi nazionali e regionali della politica di coesione 2021-2027 possono essere riprogrammati entro il 31 agosto 2024 ovvero entro il 31 marzo 2025, nel rispetto delle tempistiche e delle procedure di cui al regolamento (UE) 2024/795 e delle disposizioni inerenti all’ammissibilità al finanziamento di cui al regolamento (UE) 2021/1060.